progetto in rete meteoschools : le scuole osservano il tempo
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descrcizione del progetto Le scuole che partecipano al progetto Gli strumenti di misura Le misure effettuate Attività didattiche svolte, materiali prodotti

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TESTO INTRODUTTIVO AL PROGETTO
a cura di Giovanni Colella

Il progetto concluso nel giugno 2003 e a lungo meditato, nasceva da una constatazione e da alcune considerazioni. La constatazione è che in questi ultimi anni le problematiche ambientali sono diventati "di moda" e di conseguenza i mezzi di comunicazione se ne occupano sempre di più. Le considerazioni riguardano il modo in cui la quasi totalità dei mezzi di comunicazione affronta le problematiche ambientali:

  • gli argomenti sono "urlati" perché devono fare notizia e attrarre il lettore consumatore;

  • il rigore scientifico è solo un optional;

  • la superficialità e la banalità imperano;

  • gli argomenti trattati sono stagionali e si ripetono di anno in anno

  • più che di informazione in molti casi si può parlare di cattiva informazione o peggio ancora di disinformazione.

In particolare gli argomenti riguardanti la climatologia e la meteorologia vengono affrontati solo per preannunciare nuove catastrofi o per enfatizzare un periodo particolarmente caldo o particolarmente freddo come ce ne sono sempre stati e come ce ne saranno ancora.

Un capitolo a se andrebbe dedicato alle previsioni del tempo che ormai appassionano milioni di italiani e che con troppa superficialità vengono offerte da giornali, televisioni, siti Internet e quant'altro. Periodicamente, soprattutto prima delle vacanze, si possono trovare previsioni sull'estate "che quest'anno sarà particolarmente calda" o su come sarà l'inverno e la gente comune pensa che siano veritiere mentre gli addetti ai lavori sanno che le previsioni del tempo sono possibili fino ad un massimo di 10 giorni e già dopo il 5°/6° la loro attendibilità è davvero molto scarsa. Gli autori di tali informazioni sanno benissimo che a distanza di mesi nessuno si ricorderà di quello che hanno scritto e quindi nessuno gli chiederà conto delle loro "previsioni" .

La causa fondamentale di questo è la scarsa cultura meteorologica/climatologica presente nel nostro paese. Mentre altre nazioni hanno scuole e corsi di laurea in Italia questi insegnamenti sono molto marginali e presenti solo in poche scuole e in alcuni corsi universitari. In questo quadro abbastanza desolante esiste anche in Italia una "nicchia" che si occupa in modo corretto e rigoroso di meteorologica e climatologica e che si impegna a diffondere oltre alle conoscenze scientifiche il piacere di osservare, capire e gioire delle cose che ci circondano.

Vi invitiamo a visitare il sito per vedere le attività svolte e le difficoltà incontrate durante l'esperienza.

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